domenica 15 ottobre 2017

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Avversari/Agropoli 1921

Scontro al vertice per il Magico Cervo, impegnato nella difficile, ma non impossibile, trasferta in terra salernitana. Ad Agropoli i ragazzi guidati da Pasqualino Iuliano scenderanno in campo, finalmente di domenica, in uno stadio che fino a qualche mese fa ha ospitato la tanto desiderata serie D. Intitolato a Raffaele Guariglia, vanta una capienza di cinquemila spettatori. La struttura è idonea per ben altri palcoscenici, anche se il tifo è abbastanza altalenante. Il sostegno per i Delfini Azzurri è legato soprattutto alle sfide contro la battipagliese, l’Ebolitana e non ultimo il Gelbison Vallo Diano. I “cilentani 17/18” hanno un seguito scarso in casa ed inesistente in trasferta, nonostante un buon potenziale. Infatti, quando c’è la partita di cartello sono capaci di belle coreografie. Occasionalmente. 

Le sfide tra Agropoli e Audax Cervinara iniziano nel 1997/98 in Eccellenza. Doppia sconfitta per due reti a una, sia all’andata che al ritorno. L’Agropoli arrivò quinto con 58 punti che non gli valsero gli spareggi, a quei tempi non previsti. Salivano solo le prime due e l’Audax Cervinara si salvò senza grattacapi grazie ai 32 punti conquistati. In panchina iniziò la stagione l’ex presidente Cervinarese, Angelantonio Starace, padre del grande Potito, campione internazionale di Tennis. La conquista della seconda salvezza consecutiva portò la firma del mitico Vincenzo Iuliano, detto Chiatton, padre dell’attuale allenatore BiancoBluAzzurro, colonna del calcio Caudino e amatissimo dalla Piazza.

L’anno dopo i ruoli si invertirono in classifica e sul rettangolo di gioco. L’Audax si vendica della doppia sconfitta e strappa ben sei punti ai Delfini. Due a zero all’andata e un secco uno a zero in trasferta. I saraceni scivolarono in Promozione con ben 73 reti al passivo, racimolando la miseria di 16 punti in 30 gare. Anche nel 98/99 la panchina saltò di Turtoro a cui subentrò Franco Stanzione. Da segnalare il vergognoso episodio capitato proprio sette giorni la vittoria contro l’Agropoli. Il Cervinara era impegnato con il Gragnano e Stanzione venne invitato come ospite nella seguitissima trasmissione sportiva curata da uno dei capi ultrà del Napoli, Palummella, al secolo Gennaro Montuori.
Palummella, capo storico del Commando Ultrà Curva B (C.U.C.B.), era anche il Direttore Sportivo dei gialloblu in Eccellenza. Il clima cordiale del giovedì in trasmissione, tuttavia non ebbe seguito la domenica allo stadio. Giornata molto movimentata per la squadra ed i tifosi presenti.

Le due compagini si ritrovano nel 2004/05, sempre in Eccellenza Girone B. L’Agropoli asfalta il malcapitato Cervo con un tennistico ed umiliante sei a zero. Al ritorno, invece, pari casalingo per uno a uno, che rimedia in parte la pessima figura. Dopo dodici mesi, una vittoria a testa ed entrambe tra le rispettive mura amiche. Uno a zero al Canada e tre a zero al Guariglia. Il Cervinara retrocesse e l’Agropoli, invece, perse gli spareggi per la D contro il Gragnano.
Per l’esattezza, il 24 giugno 2012 l’allora A.C. Cervinara devastò il Real Agropoli nella finalissima in Prima Categoria per accedere in Promozione. La partita contro la seconda compagine della cittadina salernitana è tornata a galla in queste ore, non per il successo sul campo, ma per la splendida vittoria in Tribunale del Comune di Cervinara, assolto dall’accusa di responsabilità oggettiva legata a presunti danneggiamenti del torpedone ospite. 
Episodio che ha visto la totale estraneità degli UAC, impegnati a festeggiare il salto di categoria ed il ritorno dei segnalinee. Nella stessa stagione, 11/12, la vera Agropoli conquistò la serie D direttamente. La Quarta Serie fece anche breccia nel tifo locale. Nacquero i Supporters Agropoli e venne aperto il circolo in memoria di Carmine Palluotto, amate del Delfino scomparso prematuramente. Lo striscione casalingo era di ottima fattura: US AGROPOLI 1921 SUPPORTERS. Il gruppo ultras più conosciuto è quello dei Blue Dolphins. Poi ricordiamo la sezione Porto, i Facinors, gli Ultras Saraceni e la pezza Identità Saracena. Nome che si ripete anche nella pallacanestro con la Brigata, appunto, Saracena. Da queste parti seguono anche la palla arancione e si registra anche un buon seguito al palazzetto dello sport.

La tifoseria ha vissuto una serie incredibili di spareggi sia per salire che per salvarsi. Le vittorie scatenarono l’entusiasmo sulle gradinate, ma le delusioni le resero deserte. La serie D ha regalato ricordi indelebili ai tifosi azzurri. Trasferte a Messina, Cosenza, Licata, un tempo allenata da un certo Zeman in serie B. Indimenticabili i duelli con Cavese, Frattese, Reggina, Siracusa, Vigor Lamezia, Marsala, Noto, Roccella Jonica e Acireale, per citarne qualcuna.

Le rivalità del tifo agropolitano sono tre: Gelbison Vallo della Lucania, Battipagliese, Cavese ed Ebolitana. Ecco cosa riportarono i giornali cilentani, schierati a difesa degli azzurri, dopo Eboli:

Brutto episodio di cronaca nella giornata di oggi ad Eboli. Doveva essere un giorno dedicato allo sport. Allo Stadio Massaioli andava in scena l'incontro tra l'Ebolitana capolista e i delfini. Sulle tribune c'erano circa 200 tifosi eburini ed una cinquantina di sostenitori dell'Agropoli, alcuni dei quali giunti con dei pullman organizzati. Tutto è filato liscio fino a quando i padroni di casa non sono passati in vantaggio. A quel punto, i tifosi ebolitani hanno iniziato i cori contro il pubblico agropolese che ha evitato di rispondere alle provocazioni. Il silenzio però non è bastato e a fine gara è scoppiata la guerriglia. I tifosi dell'Agropoli stavano abbandonando il campo con i sostenitori dell'Ebolitana che continuavano nei cori contro di loro. All'improvviso, i cancelli del settore dello stadio riservato ai tifosi di casa si aprono e gli ultras ebolitani iniziano a correre nello spazio antistante il campo dove gli agropolesi stavano salendo sui pullman. Gli ebolitani hanno iniziato a lanciare bottiglie e pietre contro gli agropolesi incapaci di reagire, danneggiando i loro pullman. Per fortuna invece nessun danno alle persone. Inermi le forze dell'ordine in numero esiguo a fronte dei circa 50 ultras eburini.


Nel 2015/16 i Blue Dolphins chiamarono a raccolta i Delfini che si erano allontanati dallo stadio per altri lidi: Riportiamo il loro comunicato: 
In quasi cento anni di storia l’Agropoli Calcio ne ha viste di tutti i colori. Dai momenti bui ai gloriosi passando per gli anni nei quali la squadra non godeva della giusta attenzione. Purtroppo quest’ultimo caso si sta nuovamente riproponendo, proprio nell’anno in cui c’era più bisogno dell’affetto della gente. La gestione Cerruti Magna, non ci nascondiamo dietro ad un dito, ha vissuto momenti di gloria ma anche brutti passaggi. Una squadra di calcio dovrebbe però, a prescindere da tutto, ricevere l’affetto incondizionato dalla sua gente. Comprendiamo però che “il pallone” vive di risultati e senza quelli difficilmente si ottiene il giusto seguito. Ma per risultati cosa s’intende? È sempre facile fare le feste per i campionati vinti ma i più dovrebbero comprendere che raggiungere una salvezza quest’anno varrebbe più di mille vittorie. Una salvezza che questo organico di ragazzini, perché di questo parliamo, insegue lottando sudando e combattendo ogni domenica per i nostri colori. C’è qualcosa meglio di questo? Tutto questo semplicemente per far capire che, allo stato attuale, l’Agropoli rischia fortemente di retrocedere da una categoria per la quale abbiamo lottato tutti insieme. Sarebbe bello fare altrettanto anche in questo travagliato anno. Si vince insieme e si perde insieme ma purtroppo sono sempre meno le persone che ogni domenica danno il proprio apporto alla squadra. Per noi è sempre stato un dovere e un piacere sostenere i nostri colori e sarebbe bello condividere con voi questo privilegio. Domenica 20 Marzo i delfini affronteranno la cruciale sfida salvezza contro la Palmese allo stadio Guariglia, quale occasione migliore per poter dimostrare che l’Agropoli calcistica non è morta e mai lo sarà? Con la certezza di non aver, con queste parole, sprecato fiato siamo certi di vedere nuovamente il Guariglia pieno come dovrebbe essere. Sempre forza Agropoli!

Nel 2017 è retrocesso sul campo, aspettando invano il ripescaggio, da buoni pisciaiuoli. Il delfino, invece, è condannato a nuotare di nuovo in Eccellenza. Punta al ritorno diretto nel tempio dal calcio minore nazionale, ma farà i conti con l’Audax Cervinara.

La Scheda

Squadra: Unione Sportiva Agropoli
anno fondazione: 1921
colori: azzurro
nome gruppi: Blue Dolphins, Ultrà Agropoli sezione Porto, Facinors, Brigata Saracena, Agropoli Supporters, Identità Saracena, Gruppo Sballato,1921;
gemellaggi: Sant’Antonio Abate
rivalità: Gelbison, Battipagliese, Cavese, Ebolitana
politica: apolitici
Stadio: Raffaele Guariglia (5000 posti)

città:Agropoli (Salerno)

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